Martin McGuinness non ha alcun timore che la RAAD, la Continuity IRA o la Real IRA possano in un qual modo interferire con l’anno importantissimo che vivrà Derry nel 2013, quando sarà UK City of Culture
La relazione redatta dal Guardian sembra dimostrare che la minaccia dissidente sia tutt’altro che trascurabile. Duecento i giovani costretti ad allontanarsi da Derry perchè vittime di sparatorie o pestaggi; 85 i feriti nell’ambito di attacchi in stile paramilitare da parte della RAAD (Republican Action Against Drugs) negli ultimi 3 anni. Ma i dati non sembrano combaciare con quelli forniti dalla PSNI, secondo la quale tra aprile 2011 e marzo 2012, sarebbero 5 le vittime di attacchi “punitivi” e 11 le persone colpite a fuoco.
Numeri che non sembrano scalfire la positività di Martin McGuinness. “Penso che nessuno, non importa chi sia o se si chiami RAAD, Continuity IRA, Real IRA o qualunque sia il suo nome, possa cercare di interferire con un anno così importante ed eccitante per la città”.
“Penso che questo ponga una grande responsabilità sui cittadini là fuori, quei pochi che potrebbero dare una sorta di voce o altro supporto a questi gruppi”.
“Devono ripensarci e hanno bisogno di rendersi conto del danno che arrecherebbero a se stessi e ai loro figli e hanno anche bisogno di riconoscere che le attività di questi gruppi sono assolutamente inutili.”
Continua McGuinness, “Io non ho motivo di sospettare che la RAAD possa costituire una minaccia per la UK City of Culture e per i visitatori che arriveranno”. Ma una cosa è certa “non c’è dubbio che se persisterà con le sue brutali attività, l’immagine e la reputazione della città ne soffriranno”.
“Il 2013 è una meravigliosa opportunità per la città di Derry”, conclude McGuinness. “Sia che si chiama Derry o Londonderry, tutto il nostro popolo deve stringersi in un grande spirito di unità sfruttando l’opportunità per costruire un futuro migliore per sé e per i loro figli.”