Rapimento, tortura e omicidio degli agenti del RUC Harry Breen e Bob Buchanan, uccisi dalla PIRA nel 1989: sono queste le accuse che durante l’udienza odierna dello Smithwick Tribunal sono state mosse a Martin McGuinness, vice presidente nordirlandese e braccio destro dello Sinn Féin
“Mr McGuinness era coinvolto nel ruolo di OC (Official Commanding) del Northern Command dell’IRA”: è l’agente dell’Intelligence Ian Hurst – conosciuto anche come Martin Ingram – a muovere le accuse, immediatamente rifiutate da McGuinness. “Questo individuo non ha alcuna credibilità” ha dichiarato un portavoce, aggiungendo: “Per sua stessa ammissione è parte di un apparato delle forze di sicurezza britanniche che giocò un ruolo decisamente negativo e maligno durante il conflitto, inclusi numerosi casi di collusione. La sua dichiarazione in tribunale deve essere inquadrata in questo contesto”.
La dichiarazione di Hurst, che risale alla scorsa settimana, è stata letta oggi, ma l’identità del ‘Mr McGuinness’ da lui citato non è ancora stata confermata in un’udienza a porte aperte.
Giunto immediatamente, comunque, il commento di Mike Nesbitt (leader UUP): “Questa deposizione solleva numerosi e gravi interrogativi a cui il vice primo ministro deve rispondere oggi stesso. Lo deve alle famiglie degli agenti uccisi e all’intera comunità, è suo dovere rendere completamente e onestamente pubblica la sua conoscenza dei fatti”.
Hurst ha aggiunto, inoltre, che il doppio agente Stakeknife fosse Freddie Scappaticci, e che anche Stakeknife, essendo nel Northern Command dell’IRA, fosse al corrente del piano dei due omicidi, ma non solo: Hurst lo accusa di essere stato uno degli esecutori materiali.
I due agenti morirono in un agguato appena dopo aver lasciato la stazione della Garda di Dundalk: lo Smithwick Tribunal sta investigando sulla sospetta collusione tra l’IRA e la polizia irlandese.